Palio Imperatore 2015

Palio Imperatore 2015, tanti turisti salutano la vittoria di San Lorenzo.

La frazione di San Lorenzo si aggiudica il Palio dell’Imperatore con Andrea Morelli e Alessandro Grassi che hanno messo la propria botte da cinque quintali di vino davanti ad altre sei squadre. Anche la quarantunesima edizione della corsa delle botti ha confermato i precedenti successi richiamando il grande pubblico dei vacanzieri della costa, fin dalla cena nel Chiostro di San Francesco. Qui le specialità del cinghiale sono state cucinate a regola d’arte, con particolare consensi alla pasta realizzata con la farina di antichi grani riscoperti e coltivati dalla locale azienda “Petrasca”. Poi in notturna è iniziata la sfilata e l’esibizione degli sbandieratori “La Torre” di Serre di Rapolano Terme (Siena) oltre ai Cavalieri di Ildebrandino nei loro costumi medievali.
La giostra con le botti da cinque quintali si disputava fra i terzieri di Suvereto (Castello, San Francesco e Borgo) e le frazioni di San Lorenzo, Montioni, Forni e Belvedere per la conquista del palio dedicato ad Arrigo VII di Lussemburgo “l’imperatore della speranza” di Dante che lo ricorda nella Divina Commedia come “l’Alto Arrigo”. In Toscana con suo esercito per debellare alcuni signorotti, morì improvvisamente a Buonconvento (Siena) e le sue spoglie sostarono dal 1313 al 1315 nella chiesa di San Giusto a Suvereto, paese ghibellino, in attesa della costruzione del mausoleo nel duomo di Pisa.
Sette le squadre alla partenza: Castello con Teo Casini e Samuele Guazzini, S.Francesco con Daniele Schiano e Manuel Martellucci, Borgo con Vito Ragazzo e Mirco Bertone, Forni con Tonino Russo e Alessio Tucci, Belvedere con Pierluigi Cortigiani e Omar Cipolli, San Lorenzo con Andrea Morelli e Alessandro Grassi, Montioni con Diego Fiorenzani e Pablo Staccoli.
Nella prima qualificazione ha prevalso San Lorenzo davanti a Montioni e Forni, nella seconda Castello ha battuto Belvedere e nella terza Borgo ha preceduto San Francesco. Poi riposo per gli spingitori in vista della finalissima e via ai cavalieri con i loro rituali sempre più curati e i combattimenti davvero realistici con le grandi spade d’acciaio. Subito dopo gli sbandieratori senesi che, pur non al completo del loro organico, hanno dato saggio di bravura ed eleganza. Nella finale, molto importante è passare fra i primissimi l’arco merlato, subito dopo la partenza, cosa che hanno fatto alla meraviglia i ragazzi del San Lorenzo mettendo in fila indiana tutti gli altri. Sorpassi e controsorpassi ci sono stati sui due giri, ma San Lorenzo non è stato più raggiunto, aumentando anzi il vantaggio sul rimontante Borgo, poi Montioni, San Francesco, Castello, Forni e Belvedere.

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Author: Amici di Suvereto

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