Curzio Massart

CURZIO MASSART

Un grande suveretano è stato senza dubbio il prof. Curzio Massart, sia come uomo di scienza che come “amico di Suvereto”. Proverbiale era anche la su innata simpatia per il modo schietto di porsi, senza tanti giri di parole, arrivando subito al sodo. Quando fu fondato il Comitato Valorizzazione Suvereto fu subito indicato come primo presidente onorario e mai figura poteva essere più prestigiosa, per spessore culturale e per carisma. Lo stesso fondatore e primo presidente del “Comitato” Adolfo Bellatalla, nel suo allora peregrinare da Milano a Suvereto, dal 1968, spesso si fermava a Pisa nell’abitazione del “Professore” ad informarlo delle iniziative in cantiere e per ricevere il suo importante incoraggiamento.

Nato nel 1907, si laureò a 23 anni in medicina e divenne assistente e aiuto del grande Giovanni Vitali al quale succedette come direttore di anatomia alla Normale di Pisa, dal 1948 al 1977, formando medici ed illustri primari ospedalieri. Proverbiale era la sua severità, magari “buttando fuori” un allievo più volte non regalando il classico 18, per la delicatezza e la grossa responsabilità della futura professione, così come gioiva di fronte ai più preparati, “non i saponi” come era solito precisare. Delle centinaia di studenti da lui esaminati qualcuno avrà anche dovuto cambiare mestiere, ma il ricordo di quest’uomo è rimasto indelebile. E le porte della sua università rimanevano aperte anche dopo la laurea.

Molto apprezzata è stata anche la sua passione per la pittura per la quale ottenne il “Premio Bonanno pisano” quale miglior pittore del 1982, così come per l’arte in genere e l’antichità. E’ stato anche consigliere comunale di Suvereto dal 1980 all’anno della sua morte nel 1985 come indipendente nel gruppo della Democrazia Cristiana, a riprova del suo attaccamento al paese, auspicando un amministrazione “da buon padre di famiglia”. Quando non poteva essere presente ai consigli telefonava e mandava un biglietto di scuse. Ma il Professore era anche un punto di riferimento per i suveretani e un aiuto quando nubi minacciose si addensavano su quel bene inestimabile che è la salute. E le porte di casa Massart non sono mai state chiuse per nessuno.

La domenica era puntualmente alla messa in S.Giusto con la signora Enrica, nelle prime panche a sinistra guardando l’altar maggiore, mentre all’uscita erano puntuali saluti con tutti, uniti alle sue proverbiali battute che arrivavano sempre a segno, come la sua compagnia e conversazione erano sempre piacevolissime. Altrettanto proverbiale la sua crociata contro il fumo, lui ex grande fumatore, tanto che non era assolutamente possibile fumare una sigaretta in sua presenza senza essere invitati a Pisa a vedere di persona in università gli effetti del fumo sui polmoni.

La sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto, rimane un grande esempio.