XIV° Premio Il Ghibellino

XIV° Premio Il Ghibellino

Poeti in passerella a Suvereto per l’assegnazione del XIV° premio nazionale Il Ghibellino organizzato dall’Associazione Amici di Suvereto e dall’Evs pro loco. Il sindaco Giampaolo Pioli ha consegnato il primo premio, offerto dall’Ente Valorizzazione Suvereto, alla poetessa di Quarrata (Pistoia) Loriana Capecchi con “Della mia gente una volta il pudore”. Il secondo e terzo classificato sono stati Benito Galilea di Roma che ha scritto “Emozionarmi”, precedendo Patrizia Tanzini di Casalpusterlengo (Lodi) con “Maria e la taverna sul mare” Ai tre è andato anche un fine settimana omaggio nell’agriturismo “La Bulichella”.
La cerimonia di premiazione è stata preceduta e conclusa dal duo Luisa Barlettani alla chitarra classica e Germana Giorgerini che hanno sottolineato la lettura delle opere da parte degli autori stessi ed anche da Pablo Gorini che presiedeva l’apposita giuria, così come dalla professoressa Giuliana Chiocchini, che completava i giurati insieme a Rossano Pazzagli, Giampietro Petri e Piero Lisini per gli organizzatori. Sono risultati finalisti, ricevendo premi di rappresentanza, vino doc “Il Falcone” di Suvereto e il libro sugli antichi statuti locali, Giuseppe Vetromile di Napoli, Giancarlo Remorini di Bientina (Pisa), Gabriele Benedetti di Barga (Lucca), Miliana Corrias di Viareggio, Francesca Migliani di Livorno, Mirella Musiani di Bologna, Rosa Anna Asaro di San Cataldo (Caltanisetta).
Il premio speciale offerto dalla locale filiale del Monte dei Paschi di Siena per una poesia sull’olio è andato ancora al romano Benito Galilea, mentre è stata segnalata una poesia di Stefano Pecchia di Piombino intitolata “Frate olio”. Premiati i più giovani come la piombinese Sara Marceddu, Letizia Falciani di Manciano e Filippo Sguazzi di Suvereto, oltre a quelli più anziani come gli ottuagenari Manfredo Capaccioli di Montelupo Fiorentino, Luciano Campatelli della California e Amina De Angelis di Perugia.

 

“DELLA MIA GENTE UNA VOLTA IL PUDORE”
di Luciana Capecchi di Quarrata (Pistoia)
Primo premio 2006

 

Tornava primavera fra le canne
del fiume cui scendevano le donne
fasciate di sussurri.
Inquieta brezza
nei panni sciorinati sulle sponde
dove bianco il tarassaco spandeva
la neve di bugie per l’aria.
Uccelli
e stormi di ragazzi in braccio al vento
padrone d’erbe
voci
gente ai solchi.

I giorni ripetevano il tormento
di braccia di sudore sulle zolle
ma dentro gli occhi semi di passione
a un canto solitario che passava
per strada riportando il sogno
amori
sfiorati appena
schivi di parole
rimaste sulle labbra per pudore.

 

MOTIVAZIONE della Giuria:
Con narcisistico compiacimento l’autore cerca di riconquistare il tempo andato cui non nega il sudore il tormento. Buono il ritmo, senz’altro frutto di un’abilità scrittoria posseduta dall’autore; interessante lo svolgimento e l’uso dei vocaboli.

 

AI MARGINI DEL CIELO

di Benito Galilea di Roma
Premio speciale sul tema dell’olio d’oliva

 

Prima che il ramo ai tuoi passi traduca
l’età e il sogno, un confine di ulivi stringe
a cerchio i rami dentro i sassi,
nell’ora lenta che nasconde al cuore
i primi voli dei tordi tra le cime del cielo.

E pure nelle brevi memorie si ferma
il tempo alla luce dei camini,
untuosa speranza di padri mai mutati
ai naufragi che dalla terra alle viti
piegavano il capo verso ignote armonie.

Questo ci basta se la parola tace
lungo il muro di cinta, un filo d’olio
sul pane annerito nella fuga quando
l’orma e il grido partiranno dalla soglia
per un palpito acceso nella sera.

Forse c’è ancora tempo di strappare
un ultimo fuoco se prendo ancora
pane e lo divido con mia madre macerata
dall’infinito silenzio di un pensiero
che breve apre le mani ai colori dell’aia.

Sotto l’ulivo antico torna così il sogno
a farsi vivo, all’ombra del frantoio
che come me muta ai richiami della luna
mentre spinge il cuore ai margini del cielo.

MOTIVAZIONE della Giuria:
Buon equilibrio tra paesaggio e condizione esistenziale.
Bella la metafora del “filo d’olio sul pane annerito”.  

 

 

Author: Amici di Suvereto

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