Brutti episodi a Serrone

Gli “spingitori” di Suvereto condannano brutti episodi a Serrone.

Ringraziando ancora una volta gli organizzatori della finale del Palio Nazionale delle Botti di Serrone e salutando tutti gli amici con i quali ci ritroviamo anche nelle varie edizioni locali, non possiamo esimerci dal condannare gli incresciosi episodi avvenuti proprio il 27 settembre scorso. Pensavamo di aver toccato il fondo nell’edizione del 2014, ma così non è stato. Incredibile è stato l’intervento sul palco del Sindaco di Corropoli che, al momento della comunicazione della squalifica della sua squadra, invece di calmare le acque e smorzare le polemiche, come più consono per un autorità istituzionale, ha invece omesso il comportamento violento di certi suoi concittadini durante il palio, scaricandone poi la responsabilità sugli organizzatori della festa, rischiando di far degenerare la situazione. Così è stata ricambiata la disponibilità e la sportività dei serronesi che, nella prova del mattino dopo l’estrazione, si erano addirittura prestati a cambiare la propria botte con quella di Corropoli che versava in condizioni peggiori, con i beneficiati che facevano invece seguire polemiche e frasi provocatorie nei confronti delle altre squadre.


Già in occasione della finale di Maggiora, nel 2014, la squadra di Corropoli aveva creato vari dissapori quando, per una collisione avvenuta su loro disattenzione, avevano sbattuto contro un palo. Successivamente un loro spingitore, terminata la sua frazione, era rimasto in mezzo al percorso camminando per diversi metri come se nulla fosse, venendo investito inevitabilmente dalle squadre che sopraggiungevano, data la velocità dovuta alle caratteristiche del percorso in quel tratto ed essendo nel vivo della gara. Da segnalare anche un contatto con Refrontolo (anch’esso documentato da immagini) dove Corropoli, cercando di sorpassare gli avversari con ogni mezzo, metteva a rischio l’incolumità degli gli spingitori. Dopo questi fatti a fine gara, mentre tutti festeggiavano, loro erano intenti a scrivere lettere di ricorso su tutti e tre gli episodi, pretendendo in modo incredibile la ragione.
Anche nella finale di Suvereto del 2012 si verificò un altro episodio spiacevole quando tra Corropoli e Maggiora ci fu un contatto accidentale e uno spingitore di Corropoli (come ben documentato da un video) cercava di colpire lo spingitore di Maggiora. Successivamente raggiunta la zona di cambio, gli spingitori di Corropoli andarono subito a mettere le mani addosso agli spingitori di Maggiora, per fortuna senza conseguenze. Ci sono anche altri casi simili che documentano la recidività di certi comportamenti e che fanno ritenere che i rappresentanti di Corropoli non siano degni dello spirito di questa festa nata per promuovere prodotti e territori di tutta Italia, per scambiare opinioni ed esperienze per la crescita dei piccoli comuni, con la nascita di tante e belle amicizie. Nelle numerose gare disputate insieme non abbiamo mai riscontrato la loro volontà di socializzare: in alcuni casi quando hanno vinto hanno denigrato gli avversari, mentre nelle sconfitte non si sono mai resi partecipi del clima di festa cui debbono aderire sportivamente anche gli sconfitti. Questo ci dispiace molto trattandosi comunque di una compagine molto preparata con la quale a tutti piace misurarsi.
Per quanto riguarda le polemiche sull’organizzazione (a Corropoli si vantano di essere i migliori), ricordiamo che l’unica volta in cui hanno organizzato un palio e ospitato le altre compagini, nella finale del 2011, a nostro modo di vedere non furono affatto efficienti. Il giorno della corsa ad un’ora e mezzo dalla partenza gli spingitori di Suvereto e di altre squadre dovevano ancora pranzare per una disorganizzazione in cucina che causò polemiche non da poco tra gli stessi organizzatori. Per quanto riguarda il percorso, anche se ben transennato, proprio la nostra squadra si ritrovò un fotografo nella traiettoria della botte all’interno di una curva molto stretta, mettendo a serio rischio l’incolumità della propria persona e degli spingitori e compromettendone la loro prova a cronometro (anche questo fatto è documentato).
Ci spiace rivangare queste vicende, però, di fronte a quello che è avvenuto sul palco della premiazione di Serrone, l’autore di quelle ingiuste accuse doveva pensare ai propri errori prima di giudicare gli altri in modo offensivo. Nessuno è perfetto, tutti possiamo sbagliare. Dal 1999 a Suvereto ospitiamo tante squadre di altri comuni all’interno del nostro Palio e, proprio in quell’anno, Corropoli fu la prima a prendervi parte insieme a San Gusmè, iniziando così un lungo ciclo di partecipazioni alle quali la squadra abruzzese non ha mai ricambiato. Inoltre, visto che si ritengono “professionisti” del settore, hanno partecipato ad una Finale Nazionale senza nemmeno conoscerne il relativo Regolamento, visto che l’hanno richiesto una settimana dopo la corsa all’Associazione delle Città del Vino, quando è accessibile a tutti visitando il sito dell’associazione stessa.
Realtà come Serrone andrebbero elogiate per lo sforzo che hanno fatto nell’organizzare questa manifestazione essendo entrati, come squadra, da pochi anni nel circuito delle Città del Vino. Eventi come questo non sono di facile realizzazione e bisognerebbe sempre dare la propria disponibilità a collaborare condividendo le varie problematiche ed esperienze, evitando invece inutili polemiche nel dopo gara. Il piacere che prova ogni squadra a partecipare dovrebbe essere un semplice scambio di doni, una pacca sulla spalla, un abbraccio, un brindisi e una risata: questa la vittoria più bella.
Cogliamo l’occasione per ribadire il nostro grazie a Serrone e i suoi abitanti per l’ospitalità offerta, così come a tutte le squadre di spingitori e tutti coloro che hanno tifato e gioito in questi due giorni di festa.
Gli Spingitori di Suvereto.

brutti episodi a serrone

brutti episodi a serrone

Author: Amici di Suvereto

Share This Post On