Premio Nazionale di Poesia 2005

PREMIO   NAZIONALE   DI   POESIA  2005  “IL GHIBELLINO”

  Dopo diversi anni di assenza l’associazione AMICI DI SUVERETO ha voluto riprendere la manifestazione riservata alla poesia che si era fermata alla dodicesima edizione. Era stata avviata dalla locale Pro Loco, che ora la patrocina insieme all’Amministrazione Comunale, e porta il nome dell’antico locale, attuale sede della Pro Loco stessa. Questo fu ribattezzato col nome di “Grotta del Ghibellino” una quarantina di anni fa, quando i promotori dell’associazione trasformarono i locali semiabbandonati in un accogliente ambiente su due piani dove si tengono conferenze, incontri e dove funziona anche il famoso ristorante della Sagra di Suvereto. Fino all’avvento napoleonico i locali facevano parte di una grande chiesa dell’adiacente convento francescano, poi ridotta in abitazioni, restando solo il bel chiostro adiacente.

 

LA XIIIa  EDIZIONE  DEL  2005

All’iniziativa dell’associazione Amici di Suvereto del 2005 hanno aderito poeti un po’ da tutta Italia nelle tre sezioni previste: poesia a tema libero per adulti, una per giovani e infine un premio speciale ad una poesia avente a tema il vino, data la grande tradizione locale nel settore.

La giuria del Premio era presieduta dal Pablo Gorini, insegnante Liceo Classico, e composta da Giuliana Chiocchini direttore della rivista La Ballata, Rossano Pazzagli, docente universitario, Giampietro Petri avvocato e Piero Lisini in rappresentanza dell’associazione Amici di Suvereto.

Nella categoria adulti ha vinto Giovanni Bottaro di Pisa con la poesia “Sbriciolano nidi le stagioni”, davanti a Loriana Capecchi di Quarrata (Pistoia) con “Maremma” e Patrizia Tansini di Casalpusterlengo (Lodi) con “Hiroshima 1945”. Finalisti sono stati inoltre classificati i poeti Ornella Sala di Monza con “Morire della vita”, Benito Galilea di Roma con “Momenti di solitudine”, Luciana Cerne di Pontedera (Pi) con “Fantasia d’amore”, Romeo Bisi di Marina di Pisa con “L’alba che non tornerà”, Gilberto Antonioli di Verona con “Attendo” e Gioia Guarducci di  Firenze con “Ritorno”.

Il premio speciale è andato ancora a Loriana Capecchi di Quarrata con “In un sorso di vino memoria”. Tra i ragazzi ha prevalso invece una giovanissima delle medie suveretane Federica Ghinassi con “Nel giardino”, davanti alla piombinese Arianna Guarguaglini e terze a pari merito Aurora Cascio di Messina e Letizia Falciani di Manciano. Premiati anche Irene Faggese di Silvi Marina e i suveretani Teresa Sguazzi, Francesca Teglia, Annalisa Petri, Filippo Sguazzi, Andrea Favilli e Selene Doni.

 

LE POESIE  PREMIATE NEL  2005

Tema libero adulti:  1° classificato GIOVANNI BOTTARO di Pisa


 

 “SBRICIOLANO NIDI LE STAGIONI”

le mie mani minuscole erano nido

tiepide o fredde le dita gracili

intrecciate – un paniere di vimini –

a quelle vigorose d’un padre cantoniere

 

e la fonte non ci dissetava

 

scappava alla Sorgente (velata fessura tra gli steli)

imprendibile l’acqua tra le nostre falangi

un avannotto – tra i ciottoli del Reno –

pregava per attimi di vita:

era solo – gli altri nella corrente –

 

sbriciolano nidi le stagioni:

erano giochi a nascondino

tra il candore di ranno dei lenzuoli

stesi a carezzare nella corsa il viso

 

sbriciola un altro nido la stagione:

una pergola soffre trascurata

un tralcio s’appoggia alla panchina

un grappolo d’uva fragola avvizzito

nella solitudine autunnale

 

sbriciolano le stagioni i nidi

un covo vuoto:

un pezzetto d’uovo triturato

una piuma come fiocco di neve trasognato

tra braccia e forcella intirizzite

 

stagioni e un nido sbriciolato

scendo sull’acciottolato

dalla casa con la soglia consumata

le mani vecchie:

ho dita anchilosate che l’Acqua trapassa

e il Vento gela sbriciolando le stagioni i nidi!

 

il mio corpo – sinolo smembrato –

tracima in labirinti invernali senza Luce.


 

Premio speciale sul tema “Il Vino”

 a LORIANA CAPECCHI di Quarrata (Pistoia)

 

“IN UN SORSO DI VINO MEMORIE”

 

E ride ancora il verde

l’aria

il campo

al fondo di un bicchiere.

Ci racconta

di tanti che passano in un vento

di grano e di papaveri alla porta.

 

Racconta le viti comprate alle zolle

di terre rosse fra gli ulivi e il mare

uve dai chicchi scuri come gli occhi

di contadine che onde hanno sui fianchi.

 

Disegna una casa di sole e di calce

mia madre che attende

mia madre che canta

muovendo silenziosa nella stanza.

E passeri sull’orlo della soglia.

 

Dice il sudore che imperla la fronte

la rabbia

il pugno chiuso

una bandiera

e sulle labbra a volte di mio padre

bestemmia ch’era quasi una preghiera.

Volava una falce più azzurra nel vento.

 

Dal ventre del pozzo saliva la brocca

quieta la zappa al chiaro di luna

e il vino sull’aia passava col canto

le sere sull’aia vestite di stelle.

 

L’odore del pane varcava la soglia.

Le ciocche alle travi

una piccola vigna.


 

Tema libero giovani: 

1° classificato FEDERICA GHINASSI di Suvereto

 

“NEL GIARDINO”

L’acqua suona

il suo tamburo d’argento.

Gli alberi chiamano il vento

e le rose lotingono di pofumo.

Una ragnatela immensa

fa della luna una stella.


 

Author: Amici di Suvereto

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